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ARGOSY - Galeone ragusino 71,7cm 1:59
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ARGOSY Galeone ragusino
ARGOSY - Galeone ragusino 71,7cm 1:59
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ARGOSY - Galeone ragusino 71,7cm 1:59
Il Galeone è un'imbarcazione bellica e mercantile a vela del XVI e XVII secolo, un tipo di nave di passaggio fra il galeasa e il vascello di linea. Nasce dalla necessità di fare lunghi viaggi, quando il galiasa, come imbarcazione di passaggio da nave a remi a quella a vela, non era più adatta a navigare per lontane zone d'oltremare. Verso la metà del XV secolo il galeone è la nave migliore dopo la caracca, con i fianchi alti, un po' più lunga e veloce della nave. La poppa aveva una lunga parte anteriore e ricordava il grande galea, da cui il nome. Era un galeone con la poppa «a caracca». Questo tipo di poppa a forma di caracca si è tenuto su alcune navi fino al 1590. Di solito aveva due ponti, una poppa angolare e recisa, che finiva con un alto cassero a due o tre piani. La circonferenza minore era davanti il grande albero e sulla poppa dietro l'albero anteriore si alzava un castello quadrangolare regolare. Il castello e la parte anteriore caratterizzano il galeone. Sulla punta della parte anteriore, all'altezza del ponte principale, si trovava la polena. I primi galeoni del XVI secolo erano essenzialmente navi belliche. Il grande galeone all' inizio del XVII secolo aveva tre o quattro alberi e un bompresso. Sotto il bompresso si stendeva una vela incrociata. L' albero di prua era alto 3/4 della lunghezza della linea d'acqua e portava tre vele incrociate. L' albero maestro era alto quanto la linea d'acqua. Anche su di esso erano allungate tre vele incrociate. Al centro del cassero c' era un albero di selce, sottile, alto la metà dell' albero maestro e portava una vela latina. Dietro di lui a volte si trovava un quarto albero, sottile, piuttosto basso, occasionalmente posto sulla parte superiore del timone. Anche su questo c' era una vela latina. Su ogni albero c' era una coffa. I galeoni più piccoli avevano la stessa forma di quelli più grandi, si distinguevano soltanto per la grandezza e il numero di alberi e vele. Avevano tre alberi. Sull' albero anteriore si dispiegavano due vele incrociate, come sull' albero maestro, mentre su quello di prua si spiegava la vela latina. Sull' albero anteriore e su quello maestro si trovava una coffa. Verso la metà del XVI secolo i galeoni diventano delle vere e proprie navi belliche e, all'inizio del XVII, il nome galeone diventa sinonimo di vascello di linea. Il galeone mercantile veniva usato per lunghe navigazioni in zone di mare appena scoperte. I galeoni meglio conservati sono quelli spagnoli e ragusini (di Dubrovnik) che trasportavano l'argento da Perù e Messico. Navigavano a gruppi, flotte, da cui deriva il nome di flotta. In quel periodo i galeoni erano più grandi delle caravelle, ma più piccoli delle caracche di Dubrovnik. Pesavano 200-500 tonnellate. I galeoni ragusini, dalle caratteristiche costruttive un po' diverse da quelle degli altri galeoni del tempo e dalle grandi e spaziose caracche di Dubrovnik, si chiamano argosie, e prendono il nome da ragusies, aggettivo di Ragusa. Quanto fossero apprezzate queste navi ragusee lo dimostra il fatto che gli inglesi hanno coniato da ciò l' espressione letteraria: argosy. La chiglia e la montatura del telaio sono in legno massello di noce, come tutti gli elementi del ponte e sui lati. Vele sono di stoffa. Gli elementi strutturali sono tagliati al laser.