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BRIGANTINO A PALO 'STEFANO'
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BRIGANTINO A PALO 'STEFANO'
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BRIGANTINO A PALO 'STEFANO' 112,1cm 1:63
Il Brigantino a palo (barque o Barc), è un tipo di barca con tre o più alberi anteriori muniti di vele quadre e con l'albero di poppa dotato di Spanker e vela picco…La parola Bark deriva dal latino barca che tuttavia viene dallo spagnolo o italiano. La parola latina barca probabilmente risale alla parola celtica „barc“ o greca „baris“ e indica un tipo di nave egitta…. L'attrezzatura del Brigantino a palo: Verso la fine del XVIII secolo, il termine brigantino cominciò a riferirsi a qualsiasi veliero con un certo tipo di vele formato da tre (o più) alberi, sui cui alberi anteriori si aprono vele quadre, mentre su quello di poppa la vela aurica e il bompasso. Il Brigantino a palo è un cargo della metà del XIX secolo, molto simile alla nave, ma guidata da un equipaggio meno numeroso… Il vantaggio di una simile attrezzatura era che serviva un equipaggio meno numeroso rispetto alla nave o al brigantino e il fatto che aveva le vele quadre più piccole, il che la rendeva più a buon mercato. Inoltre una nave così attrezzata si usava per addestrare i marinai, con un equipaggio ridotto e un numero maggiore di passeggeri e di conseguenza un maggior numero di marinai qualificati... Un altro vantaggio stava nel fatto che il Brigantino a palo era più veloce della goletta, più facile della nave da gestire controvento e da manovrare. Mentre la nave è la più veloce e le barche con quattro o cinque alberi navigano meglio controvento, il Brigantino a palo era spesso la scelta migliore perché rappresentava una perfetta combinazione delle due... La maggior parte dei velieri transatlantici sono quelli a quattro alberi, la loro attrezzatura era considerata la più efficace perché semplice da manovrare, per l'equipaggio ridotto, la velocità e la facilità di navigazione controvento. Di solito l'albero maestro era quello più alto. Il Brigantino a quattro alberi poteva essere guidato da un equipaggio sorprendentemente ridotto (un minimo di dieci marinai), mentre quello normale era di almeno trenta. Circa la metà di loro potevano essere apprendisti. Storia del brigantino a palo Stefano : Il passato del brigantino a palo Stefano, di Fiume, è strettamente legato ad un ramo della famiglia Bačić di Ragusa. Quando Nikola Bačić, commerciante di grano e proprietario di barche, andò da Ragusa a Fiume nel 1865, comincia la storia del ramo fiumano di questa famiglia. Nikola Bačić possedeva diverse barche a vela per lunghi tratti fra cui la maggior parte erano brigantini a palo, cioè Caterina V, Giuseppina Francesca, Giovanna Maria, Due cognati, Nouva fama, Eugenio, Due cognate, Vincenza, Risorto, Antal i Stefano. Suo figlia Stefano Bačić, un giovane capitano delle lunghe tratte, comandava le barche a vela Vincenzo e Stefano. Il brigantino a palo Stefano ha preso il nome da lui. Purtroppo Stefano Bačić morì giovane, a 24 anni. E' sepolto a Fiume. Il brigantino a palo Stefano venne costruito nel 1873 a Fiume, nel cantiere navale dei fratelli Brazzoduro. Durante il 1875 il brigantino a palo Stefano partì per la volta dell' Australia. Era il terzo viaggio, durante il quale, il 27 ottobre 1875, fece naufragio presso Capo Cloates sulla costa australiana. La nave stava andando da Cardiff verso Hong Kong. Di un equipaggio di 20 membri, ne sopravvisero soltanto due, il cadetto Miho Bačić e il marinaio Ivan Jurić. Miho Bačić era il nipote di Nikola Bačić, proprietario dell'imbrcazione. Dopo il ritorno in patria nel 1876 i sopravvisuti raccontarono cosa era successo sul brigantino a palo Stefano a Stefano Skurli, un domenicano di Ragusa. Inoltre Miho Bačić aveva anche scritto una lettera il 16 maggio 1876 ai suoi parenti di Ragusa, dove descriveva il crudele destino dei suoi compagni sulla nave e i suoi sei mesi trascorsi fra gli Aborigeni australiani.